Guida all’uso del catasto.

 

Come utilizzare il Catasto Speleologico Fugs.
Il punto di partenza è il sito della Federazione Speleo, fugs.it, due sono le possibilità: accesso al servizio per leggere i dati disponibili, per vedere tutte le grotte che voglio, o accesso per inserire dati e allegati. Nel primo caso, per avere accesso al catasto, serve trovare nella prima pagina di fugs.it “Funzionalità Catasto Speleologico Umbro” sulla destra e scorrere al bottone “Richiesta accesso al Catasto Speleo”, qui si può chiedere l’abilitazione, in pratica lasciare nome-gruppo-email e dopo verifica del curatore del catasto ottenere la pass per entrare nel programma. Per inserire dati e allegati si deve ancora entrare nel sito fugs.it e scorrere le Funzionalità Catasto, fino ai bottoni corrispondenti. Ci sono tre funzioni principali: inserimento di una nuova grotta, aggiornamenti per grotte già in catasto, inserimenti di allegati nel fascicolo di una grotta. Il tutto è abbastanza semplice una volta che ci si prende mano, magari con l’aiuto di chi già sa utilizzare il sistema.

1) Inserimento di una nuova grotta: servono il nome o i nomi della grotta, una descrizione sommaria, coordinate dell’ingresso (possibilmente gps), il comune e la località (monte/valle/fosso) in cui si apre, dati speleometrici (sviluppo e dislivello), per la sezione esplorazioni si chiede quando e chi l’ha trovata. Infine si compila una scheda d’informazioni tipo quella cartacea SSI che si usava un tempo, le informazioni chieste sono tante, si mette quello che si conosce e di cui si è sicuri. Se la grotta è in esplorazione e non voglio gente tra i piedi, le coordinate posso chiedere di oscurarle. Faccio errori? C’è tempo e modo di correggere, il sistema è aperto a integrazioni e correzioni. L’inserimento della grotta e i dati immessi saranno validati dal Curatore del Catasto o dai componenti del Gruppo di Lavoro abilitati a farlo.

2) Aggiornamenti per una grotta già catastata: se l’attività esplorativa e di ricerca arricchiscono le conoscenze in una grotta, possiamo inserire tutte queste informazioni: possiamo ricostruire accuratamente la storia esplorativa con date e nomi (un nuovo ramo, un nuovo fondo, una risalita… ma anche vecchie esplorazioni di cui trovo resoconti), possiamo inserire dati prodotti da studi di settore (biospeleologia, paleontologia, geologia, idrogeologia …), dati speleometrici aggiornati, coordinate gps mentre prima le avevo vecchie di quarant’anni. Possiamo anche inserire uscite ordinarie, non collegate a novità esplorative. Il sistema mi mette tutto in ordine cronologico e della mia grotta ho una scheda in continuo aggiornamento, non solo per vecchie e nuove esplorazioni, ma anche per la semplice frequentazione.

3) Allegati nel fascicolo grotta (per ogni inserimento il limite è di 3 allegati per un totale di MB): avrete notato che finora non ho parlato di rilievi. Il rilievo lo metto come allegato, mi chiede data, chi lo ha disegnato, chi ha preso i dati, gli strumenti che ho utilizzato. Nel tempo ho più rilievi? Li metto tutti, e tutti compariranno nella scheda catastale, in fondo, mentre nella scheda sintetica mi appare l’ultimo. Anche le pubblicazioni posso allegare, articoli, estratti, manoscritti. Foto: posso inserire tutte quelle che voglio, sempre nei limite di un massimo di tre per inserimento, per complessivi 3 MB. Ho più foto? Faccio più inserimenti. Per le foto mi chiede data, autore (quando non lo so metto il nome del gruppo), consenso alla diffusione (altrimenti le foto, ma anche i rilievi e le pubblicazioni, non si vedono), e ora posso aggiungere, nelle note, anche i nomi di chi compare nelle foto. La foto non ritrae esseri umani, ma particolarità che voglio segnalare: posso farlo comunque nelle note. Altro allegato importante è la traccia per arrivare all’ingresso, anche qui c’è chi vi può dare consigli.
Insomma abbiamo uno strumento potente, non solo d’archiviazione, ma anche dinamico, che può seguire l’evoluzione delle conoscenze per una grotta, per tutte le grotte di un’area carsica, e questo strumento è di tutti, tanto più potente quanto più è utilizzato e aggiornato. Facciamone un buon uso, costa poco.

Vittorio Carini

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